Per affrontare le problematiche della riapertura di attività e locali, le termocamere portatili FLIR possono costituire una prima linea di difesa contro potenziali rischi per la salute. Con queste termocamere, gli operatori possono sottoporre a screening le persone a distanza di sicurezza, rilevare e visualizzare il calore per identificare rapidamente persone con temperatura cutanea elevata.
Le epidemie, come la COVID-19, la SARS ed altre malattie contagiose possono essere accompagnate da sintomi come la temperatura cutanea elevata, che può essere un potenziale segnale di infezione in corso. Sebbene le termocamere non siano in grado di rilevare o diagnosticare i virus, le soluzioni FLIR per lo screening della temperatura cutanea sono conformi alle norme vigenti, tra cui ISO, IEC e US FDA. Lo screening termico rappresenta una semplice misura preliminare per contenere la diffusione e l’eventuale seconda ondata di contagi, infondendo la fiducia necessaria per il ritorno alla normalità.
La modalità FLIR Screen-EST integrata nelle termocamere FLIR alleggerisce il lavoro degli operatori presso le postazioni di screening, grazie a funzionalità come il posizionamento visivo guidato, il campionamento automatico per mantenere aggiornata la media delle temperature e la conferma l’esito dello screening (superato/non superato) mediante indicatori grafici. Grazie alla compatibilità con il software FLIR Screen-EST Desktop, all’attacco integrato per treppiede e all’alimentazione esterna queste termocamere sono un’ottima soluzione per installazioni permanenti.
Accuratezza di screening ottimale con compensazione automatica della variazione dei parametri ambientali (compensazione drift), conferma dell’esito dello screening (superato/non superato) mediante indicatori grafici visivi e allarmi acustici.
La modalità FLIR Screen-EST incorporata nella termocamera non memorizza immagini o informazioni personali e consente di rispettare il distanziamento sociale presso le postazioni di screening.